di seguito il percorso che farremo noi di Gallarate
Salita: Il luogo di avvio del sentiero
n. 12 è situato all’angolo tra la Via Mattello e la Via Piave (S.S. n.
394). Percorrendo in salita Via
Mattello si raggiunge ed oltrepassa la località Quartè. Il cammino prosegue fino a raggiungere il
nucleo abitato di “Mattello” ove ha termine la strada asfaltata. Si
imbocca poi una carrareccia che si diparte verso monte. Giunti alla località Cavernago si
incontra il sentiero n. 10 (Velate-Orino).
Oltrepassato il sentiero n. 10, il percorso prosegue per alcune
centinaia di metri incassato sul versante orografico sinistro della profonda Valle
della Tacca, prima di raggiungere il territorio della Riserva
Naturale del Campo dei Fiori. Giunti circa a quota 721 m ., il sentiero n. 12
prosegue a sinistra della deviazione per la grotta del Remeron e si inerpica,
dopo aver raggiunti il breve pianoro del Motterello, sulle pendici della
montagna. Si continua a percorrere il
sentiero guadagnando rapidamente ma faticosamente quota fino a raggiungere, a
quota 930 m .s.l.m.,
un’ altra importante cavità naturale di origine carsica: la Grotta
della Scondurava. Il
tracciato del sentiero prosegue inerpicandosi sul crinale della montagna,
risalendo alcuni tornanti ed incontrando il bosco sommitale di conifere fino a
pervenire alla Strada Militare del Forte di Orino, vale a
dire il sentiero n. 1 (Prima
Cappella-Forte di Orino). Ivi giunti si piega a sinistra e, percorrendo tale
strada in direzione ovest, si incontrano sulla sinistra dapprima il bivio dei
sentieri 11 e 13 verso valle recanti
rispettivamente a Comerio attraverso la frazione “Chignolo” e a Gavirate
attraverso la località “Ca’ dei
Monti”, poi il sentiero 2 che raggiunge Orino scendendo attraverso la
cresta della “Colma” transitando nei pressi del “Pian delle Noci”.
Si arriva quindi a percorrere
il tratto finale della Strada Militare che, dopo aver descritto alcuni
tornanti, raggiunge la cima denominata “Forte di Orino”,
ove sorge un piazzale fortificato militare appartenente alla “Linea Cadorna”
rappresentante un ottimo punto panoramico su Prealpi, Alpi Piemontesi e
Centrali ed il Verbano nonché sulla Pianura Padana Occidentale ed i laghi
Varesini.
Discesa: Torniamo sui nostri passi fino ad incontrare sulla
nostra destra il bivio dei sentieri 11 e 13 e lo imbocchiamo. Scendiamo fino a quota 1000 m . dove incontriamo
sulla destra il sentiero che conduce a Prà Camaree, proseguiamo diritto. Poco avanti sulla sinistra si diparte la
deviazione che porta alla grotta chiamata “Bus dul Diavul”, continuiamo sul
sentiero detto “Strada Rossa” per il terreno rosso e franoso che
caratterizza la zona fin verso quota 700 m .
Poco prima di giungere a quota 600 m . incontriamo una deviazione a sinistra,
la imbocchiamo seguendo il sentiero 11 ed abbandonando il 13, siamo in località
Caddè; dietro all’antica cascina, che dà il nome alla località, è
presente una sorgente d’acqua fresca .
Dopo circa 200
metri incontriamo il sentiero 10 e lo percorriamo in
falsopiano per 500 metri
circa prima di incontrare la deviazione a sinistra dove continua il sentiero
10, siamo in località Zapelasch. Teniamo la destra, la discesa si fa più
ripida finché raggiungiamo l’abitato di Chignolo. Da qui percorriamo la strada asfaltata passando
dalle frazioni Campi e Vigne.
Giunti al bivio teniamo la sinistra per via Sacconaghi fino a
tornare all’incrocio con via Piave e con via Mattello, da cui avevamo
iniziato l’escursione
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