lunedì 11 febbraio 2013

Bufere al nord, previsti venti anche a 66 km/ora

domenica 3 febbraio sullo Ziccher

Le previsioni dicono che farà freddo, molto freddo, e che ci sarà vento, molto vento, vento da Nord a 30 km/h con folate che potranno arrivare anche ad oltre 50 km/h.
Che fare? Di stare a casa non se ne parla ed allora cerchiamo qualcosa di alternativo; si potrebbe camminare in vicinanza dei laghi, tipo Lesa o Stresa o la zona dell'Alto Vergante.
L'idea viene a Paolo, Monte Ziccher, il sentiero è tutto esposto a Sud, quindi riparato dal vento di tramontana, si arriverà fin dove il vento ci consentirà.
Deciso, si andrà in Val Vigezzo, con il solito spirito Pampi.
Ed allora eccoci arrivare, domenica mattina, al posteggio del Blitz di Craveggia; racchette da neve in spalla perché di neve non è che ce ne sia molta e quella poca non sembra adatta a ciaspolare.
Il percorso già lo conosciamo bene, l'abbiamo fatto più volte, con e senza neve, d'inverno, d'estate ed a mezza stagione, si passa sul ponticello che nella ciaspolata del 2009 portava 1 metro di neve, passiamo dalla Chiesa del Blitz, poi su verso gli alpeggi, attraverso l'Alpe Oro e su ancora fino all'anticima dove qualcuno si ferma mentre in 5 si decide di salire allo Ziccher.
La neve non è granché, sotto la crosta superficiale la neve è tenera e gli scarponi affondano, il pendio è veramente ripido, le ciaspole restano sullo zaino.
In vetta c'è aria, una piacevole brezza se paragonata alla bufera delle previsioni meteo; il tempo per scattare qualche foto e per ammirare il panorama delle Alpi, sempre incantevole da qui nelle belle giornate "ventose"; poi scendiamo.
La discesa è più difficile della salita, ce lo aspettavamo; dobbiamo metterci fronte al pendio e piantare bene gli scarponi nel manto nevoso che smosso in salita ora è più cedevole; solo Rossano ha i ramponi, noi rimpiangiamo di non averli portati; i ramponcini, che ormai da ottobre sono nello zaino, sarebbero comunque inutili, per far presa servono le punte anteriori.
Con calma, facendo attenzione e saggiando la neve prima di caricare il peso, torniamo all'anticima e partiamo tutti assieme verso valle alla ricerca di un angolo riparato e soleggiato dove fermarci a pranzare.
Una volta rifocillati ci rimettiamo in marcia per tornare alle auto, è una bella camminata in discesa, mettiamo le racchette, non che servano ma anche loro hanno il diritto di calpestare un poco di neve.
Verso la fine della discesa ripassiamo in un punto che alla mattina già si era dimostrato insidioso, sono solo 2 metri di terreno ghiacciato, non ci sono appigli e pochi i punti dove poggiare i piedi e neppure tanto sicuri a dire il vero; Rossano fa un ampio giro e si posiziona dall'altra parte, io gli lancio la corda, Paolo fa sicura e comincio col passare io, poi uno alla volta, senza troppi tentennamenti passano gli altri, per ultimo Paolo; abbiamo perso 10 minuti ma anche questa volta dobbiamo ringraziare quel peso in più che ci portiamo sempre dietro, "inutile" secondo alcuni, "essenziale" secondo noi.
Scendiamo alle baite degli alpeggi bassi ed arriviamo poi alla chiesa del Blitz; qui decidiamo di andare direttamente verso l'agriturismo del Blitz, solo per non fare il tratto verso il ponticello, che alla mattina presentava tratti ghiacciati.
Ed è qui ce ci siamo sbagliati perché peggio del sentiero è il tratto di strada che collega l'agriturismo con il posteggio, il passaggio delle auto ha "schiacciato e lucidato" la neve rendendo scivoloso ed infido il percorso.
Eccoci infine alle auto,anche oggi tutto è andato bene, il tempo non solo è stato clemente, è stato sorprendentemente bello.

 
   L'escursione è stata diretta da Paolo e da Ermanno
   ci hanno fatto buona compagnia alcuni amici del CAI di Gallarate


potete seguirci con l'immaginazione guardando le foto scattate



le foto delle varie escursioni fatte le trovate seguendo il link alle foto