mercoledì 7 marzo 2012

al "Point de la Pierre" in Val di Cogne con Gigi

Siamo partiti presto, con un programma ambizioso,1250 mt di dislivello con le ciaspole, il viaggio è andato via liscio che di più non si poteva chiedere, poco traffico e tempo decente, solo qualche incertezza nell'ultimo tratto di strada per colpa dei navigatori satellitari che vogliono sempre dire la loro, anche quando l'autista conosce bene la strada.
Posteggiate le auto abbiamo percorso poche decine di metri sull'asfalto e poi abbiamo imboccato subito il sentiero innevato e, calzate le ciaspole, abbiamo seguito Gigi, che per l'occasione ha inforcato gli sci.
Il percorso scelto da Gigi si snoda nei boschi ed è una salita continua che taglia ripetutamente la carrareccia.
Sempre in salita, senza respiro, senza mai veder che il sentiero si spianasse, fino alle prime baite e poi ancora su, il gruppo si sgrana, Gigi è sempre davanti, lo seguono da vicino Rossano e Paolo e Francesco, altri restano un poco indietro ed infine arrivo io "la scopa".
Finalmente un punto in cui ricompattare il gruppo prima dell'ultimo tratto, già si intravede la meta, ripartiamo dopo pochi minuti di sosta.
Comincia a far caldo e le ciaspole affondano leggermente, ma il bello è vedere le impronte lasciate da altri ciaspolatori, sono in rilievo perchè una volta compattata la neve indurisce ed il vento scava attorno e lascia integra la parte pressata.
Io proseguo ancora per una mezz'ora poi mi si rompe una ciaspola, decido di non proseguire perchè affonderei con i soli scarponi, mi fermo al riparo di un masso e seduto sulla neve consumo il mio spuntino mentre aspetto che gli altri scendano.
intanto loro proseguono ed arrivano in cima, e fanno foto ricordo, poi per il vento ed il freddo si incamminano verso valle.
Gigi mi raggiunge presto per informarsi sulla mia debacle, poi via verso il basso.
Tutti sono più veloci di me, io ad ogni passo affondo, e progressivamente la neve si fa più molle ed io affondo sempre più, arrivo al punto dove già mi avevano atteso durante la salita, loro stanno pranzando ora.
Anche questa volta non ci si ferma molto, il tempo di azzannare un panino, bere un te caldo, e poi giù verso valle.
Non ci vuole molto a capire che sarò l'ultimo ad arrivare, man mano che scendo la neve è sempre più cedevole ed io affondo sempre di più, alla fine mi ritroverò ad ogni passo ad affondare fino alle ginocchia, una fatica mai provata.
Dopo  qualche centinaio di metri mi volto e vedo che Francesco è indietro e sta facendo compagnia a Giorgio che è in lieve difficoltà; gli sono saltati addosso i postumi dell'influenza appena passata, non è ancora in forma ed ha fatto un vero strapazzo.
Rallento, li attendo e poi scendiamo insieme; non me la sento io di scendere sprofondando ancora nella neve ed anche lui gradisce di continuare la discesa sulla carrareccia ben battuta, Francesco e Liviana ci fanno compagnia. Alla fine della discesa avremo impiegato 3/4 d'ora in più degli altri che "quasi" impazienti ci attendono alle auto.
Neppure ci cambiamo noi, ci fiondiamo in auto e si riparte, sosta all'autogrill per una birra e poi a casa.


 
   L'escursione è stata diretta da Gigi Sironi e Paolo Radice
   ci hanno fatto buona compagnia alcuni amici del CAI di Gallarate


potete seguirci con l'immaginazione guardando le foto scattate



le foto delle varie escursioni fatte in precedenza le trovate seguendo il link alle foto